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Il Gruppo di Auto Mutuo Aiuto offre la possibilità di essere ascoltati, compresi e trovare la necessaria condivisione delle proprie emozioni e difficoltà.

COSTITUITO: da alcune persone (minimo 4, massimo 12) più un facilitatore che coordina.

RIVOLTO: a quanti hanno subito la perdita di un proprio familiare, di un amico o comunque di una persona cara.

BENEFICI:

1)    Togliersi dall’isolamento.

2)    Rafforzare relazioni significative.

3)    Narrare i vissuti della perdita che portano con sé disorientamento, rifiuto, panico, disperazione, rabbia, depressione, sensi di colpa.

4)    Elaborare l’esperienza della perdita insieme ad altre persone che hanno affrontato lo stesso problema, consente di sperimentarlo in modo totalmente diverso.

5)    Lavorare in gruppo consente di recuperare la ritualità della condivisione e del contenimento delle emozioni, quindi di  migliorare la qualità della propria vita e ritrovare un significato per vivere, progettare il futuro e trasformare il dolore della perdita in dolce ricordo di chi ci ha lasciati.

Il Gruppo si riunisce ogni  15 gg. circa per 1 ora e trenta minuti, presso lo studio di psicologia della dott.ssa Franzil, psicologa e psicoterapeuta (www.psicologotrieste.info). Nel lavoro all’interno del gruppo di auto mutuo aiuto si cerca di non creare dipendenza o simbiosi dal gruppo e si incoraggia la ripresa della propria vita come protagonisti.

Si può entrare nel gruppo anche se è già avviato e si può uscirne in qualunque momento quando si sente che si è pronti a camminare da soli oppure quando non fa per sé.

E’ indispensabile essere puntuali e costanti nella partecipazione per poter compiere un cammino di guarigione reciproco.

Durante le sessioni ognuno può esprimere liberamente il proprio sentire nel rispetto degli altri allo scopo di sentirsi accolto senza giudizio. Tutti i partecipanti devono mantenere il segreto rispetto a ciò che appartiene al gruppo.

Nel gruppo non si fa lezione, ma si facilita il racconto della propria storia e del proprio sentire. La condivisione dei vissuti toglie pathos alle situazioni di pianto, insonnia, perdita di concentrazione, tristezza, paura, collera, depressione, isolamento, solitudine, colpa, indifferenza.

Quando un componente del gruppo sposta l’accento dai propri cari a sé stesso vuol dire che il processo dell’accettazione è avviato e si sta creando con la persona persa una relazione interiore simbolica; quando si raggiunge questo, è tempo di separarsi dal gruppo, di dire addio e camminare per la propria strada.

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